Giuseppe De Filippo è nato nel 1955 a Girifalco (Catanzaro).

Diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha esposto in mostre collettive e personali (Milano, Catanzaro, Praia a Mare, Lissone, Mezzago, Soverato, Soveria Mannelli, Lamezia Terme, New York, Chiari, Rosignano Marittimo, Curinga, Ciampino, San Pietro a Maida, Roma, Bologna, Gizzeria, Squillace, Ivrea).

Ha curato diverse  manifestazioni culturali, tra le quali: Performance Sinergesta Harta; Viaggio nelle Accademie di Belle Arti. Servizio- inchiesta sull’Accademia di Belle Arti di Roma.

Nel 1994, il Centro d’Arte Contemporanea Angelo Savelli di Lamezia Terme lo incarica di curare la Prima Rassegna Arte e Artigianato, patrocinata dalla Regione Calabria. Conosce nell’occasione Angelo Savelli. Parte del suo testo Arte e Artigianato: tracce di memoria viene pubblicato sulla rivista specialistica Artigianato tra arte, funzione e design.

Nel 1996 è invitato alla Biennale d’Arte Città di Chiari (BS). Impegnato sul piano teorico in difesa dell’Opera come poiesi dell’anima e contro la mortificante mercificazione dell’arte, ha pubblicato gli scritti Etica della disonestà, etica della mercificazione; Elogio all’Opera; Lo sfacelo della Realtà.

Ha partecipato ad Ivrea ai seminari di Pittura Improvvisata (Alea Jacta I e II ), contribuendovi anche sul piano critico con il testo La festa della improvvisazione pittorica. Tra regressione agli istinti primari, problemi del limite e bellezza artistica.

Alla sua attività artistica affianca l’insegnamento e la collaborazione a diverse riviste.
Ha scritto per: Harta (Milano), I Medicanti (Squillace),  KR 9912 (Roma), Artigianato tra arte, funzione e design (Milano-Roma), Nuovi Confini (Milano), Hebenon (Torino), Pagine Bianche (Girifalco), L’oracolo (Pescara), Fondamenta Nuove (Ivrea).

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